Non era una boiata pazzesca. [*] Immaginare l’oltre.
Discutere di visioni condivise, di sguardi sul mondo, di punti di vista non
facilmente assimilabili. Un circolo del cinema è innanzitutto quanto richiede
il suo nome, cioè un circolo, un luogo in cui l’interpretazione del mondo che
il film offre, circola, si fa strada tra i punti di vista, le opinioni, i
disappunti degli aderenti. Un’associazione cinematografica per amanti del
cinema non è un’isola felice, una sorgente di utopia, ma rischia di apparire
tale oggi, nel momento in cui il cinema scompare, diviene pallida memoria di
autori leggendari e sempre più occultati, di visioni incandescenti per fortuna
non ancora rimosse in chi ha più di quarant’anni e si accorge che le sale sono
chiuse, il dibattito critico è emarginato e ininfluente, mentre tutt’intorno
sembra pullulare l’adesione supina alle regole del consenso acritico, voluto e
canalizzato mediante i soliti mezzi di comunicazione. Occorre spezzare una
lancia - e, perché no, magari (ri)avviare anche una corazzata - in favore di
quanto il cinema ha rappresentato (e che in paesi meno beoti del nostro
rappresenta sempre) in termini di comunicazione, riflessione, elaborazione di
spunti critici, ma soprattutto occorre poter guardare a come il cinema può
accogliere e interpretare il futuro, affinché i giovani nascano e crescano in
un mondo non scritto da altri, ma consapevole e libero.
Pedinamento della verità. Una prospettiva simile deve
essere ambiziosa e guardare sia al passato che al presente, ai film da noi
invisibili per motivi distributivi e a quelle cinematografie che hanno ancora
un rapporto di verità con la vita. È naturale che del cinema, in un’Italia
sfatta e cialtrona, siano rimasti soprattutto degli aggettivi. “Quello spot è
felliniano”. “Quella presentatrice somiglia alla Bardot perché non mette
pellicce di animali”. La memoria attuale del cinema ha qualcosa di circense, e
non sarà un caso che lo spettacolo del cinema nasca come lanterna magica, come
gioco di luce e di ombre. Ma il cinema, oltre che uno sguardo mirabolante, è
essenzialmente uno sguardo sul mondo che mette in moto il cambiamento. Nei
momenti più alti della sua storia, il cinema ha anticipato i grandi eventi, ha
accolto il reale dandone chiavi di accesso, ed è anche grazie ad alcuni film
che ci siamo potuti costruire un’immagine, non statica, ma dinamica e in un
certo senso ‘cinematografica’ - nei casi migliori problematica - della storia.
La prima guerra mondiale è stata per molti spettatori “Gli orizzonti di gloria”
di Stanley Kubrick, l’America degli anni Settanta le immagini splendide di “Nashville”
di Robert Altman. Anche grazie alle rappresentazioni di quei registi abbiamo
potuto elaborare ipotesi critiche, capire quando e come nella vita ciò che
viviamo è una grande illusione e quando è arrivato il momento di dire no, di
cambiare pagina. Grazie a quei film, qualcuno di noi ha potuto alimentare il
proprio “furore etico”, rilanciando la scommessa di una maggiore
consapevolezza, quando perfino le scuole, per definizione la culla della
formazione culturale, abdicavano chiaramente al loro ruolo.
Il futuro ha l’oro in bocca. Nell’oggi in cui conta
soprattutto l’immagine, l’apparenza, un circolo del cinema che s’ispiri ad
Adelio Ferrero intende scommettere su un futuro diverso da quello che vediamo
ad Alessandria. Persone che credano in loro stesse, che abbiano voglia di
confrontarsi e che soprattutto abbiano la possibilità di farlo, di sperimentare
luoghi di riflessione anche grazie alla visione di un film che possa essere per
loro fonte di animosità, condivisione, riprovazione, disincanto, ma soprattutto
continua scoperta dell’altro. Persone che credano nella visione per guardarsi
attorno e guardarsi dentro. Perché il nostro mondo interiore è fatto d’immagini,
profondissime e forse per fortuna ancora tanto diverse dalle troppe e
omologanti che ci circondano. Il Circolo del cinema “Adelio Ferrero” cercherà
di alzare la testa, di guardare cosa succede nel mondo, senza preclusioni. Non
solo visioni, ma anche incontri, dibattiti, perché il futuro si costruisce con
il pensiero e con la possibilità di esprimerlo. Niente di meglio che un buon
film per rimettersi al centro della propria vita. Oggi ancor di più di ieri.
[*] Questo manifesto è uno dei primi
prodotti del Comitato promotore che sta esaminando la possibilità di costituire
in Alessandria un Circolo del cinema intitolato ad Adelio Ferrero. È stato
presentato in una prima riunione il 25/09/2013.
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